Emergenza Myanmar
Accanto a chi fugge da una guerra dimenticata
Un anno dopo il colpo di stato
È passato un anno dal colpo di Stato dei militari che il 1 febbraio 2021 ha gettato il Myanmar nuovamente nel buio. Dodici mesi scanditi dalla violenza con centinaia di morti nella repressione delle proteste e poi – a partire dalla primavera – anche negli scontri armati sempre più sanguinosi tra l’esercito birmano e le milizie etniche locali. Una guerra aperta che, soprattutto in alcune regioni del Myanmar, sta seminando morte e distruzione, con i militari che nelle loro rappresaglie colpiscono indiscriminatamente le popolazioni civili bombardando e bruciando interi villaggi.
12 mesi di violenze
Centinaia di morti
400 mila sfollati
Il dramma di Loikaw
Le stime dell’Unhcr parlano oggi di più di 400mila sfollati interni, costretti a lasciare le loro case. E tra le aree più colpite ci sono tante delle città e dei villaggi dove i missionari del Pime hanno svolto per molti anni il loro ministero fondando le Chiese locali, prima delle espulsioni decretate nel 1966 per tutti i sacerdoti stranieri. Loikaw, in particolare, il capoluogo dello Stato Kayah, è ormai una città fantasma: dei suoi quasi 70mila abitanti almeno 60mila si sono ormai spostati nelle vicine città di Taungoo e Taunggyi, o hanno varcato il confine con la Thailandia. Oppure sono tuttora nella vicina foresta.
Le chiese per gli sfollati
Di fronte a questa grande emergenza umanitaria la Fondazione Pime ha deciso di aprire il Fondo di emergenza S145 Emergenza Myanmar. L’obiettivo è dare un aiuto subito a migliaia di persone, andando a sostenere la rete di accoglienza che le diocesi di Taungoo e di Taunggyi stanno allestendo.
Tante realtà religiose locali hanno risposto a questa emergenza e lo stanno facendo mostrando il volto più bello del Myanmar: quello di un popolo che, nonostante le tante sofferenze che hanno segnato la sua storia, sceglie la strada della solidarietà.
È a loro che invieremo aiuti, partendo dai bisogni elementari delle persone: un tetto, il cibo, una scuola per i più piccoli, che da due anni ormai – tra pandemia e guerra – non la frequentano più.
Come aiutare
Si può donare con causale “S145 – Emergenza Myanmar”:
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con bonifico bancario intestato a Fondazione Pime Onlus
IBAN: IT 11 W 05216 01630 000000005733
(si raccomanda di inviare copia dell’avvenuto bonifico via email a uam@pimemilano.com indicando nome,
cognome e indirizzo, luogo e data di nascita, codice fiscale)
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sul conto corrente postale n. 39208202 intestato a Fondazione Pime Onlus via Monte Rosa, 81 –
20149 Milano
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in contanti o con assegno presso il Centro Pime di Milano in via Monte Rosa 81 dal lunedì al venerdì
(9.00-12.30 e 13.30-17.30)