Gli inizi
Il Pime è nato a metà dell’Ottocento da un’intuizione del suo fondatore, il milanese mons. Angelo Ramazzotti, che voleva far nascere anche in Italia un istituto che donasse missionari al mondo intero. Questo progetto si concretizzò nel 1850 attraverso un primo gruppo di giovani che diede vita all’allora Seminario Lombardo per le Missioni Estere. Anche per questo nel mondo i missionari del Pime sono stati a lungo conosciuti come “i missionari di Milano“.
1961: nasce il Centro Pime
Da sessant’anni il Centro di cultura e animazione missionaria del Pontificio Istituto Missioni Estere si propone come un luogo di incontro, scambio, riflessione e progettualità in dialogo con la città e con il mondo, in uno spirito di annuncio e testimonianza del Vangelo, servizio ai poveri e dialogo con le culture. La prima pietra fu posta il 24 settembre 1961 – a un secolo esatto dalla morte del fondatore del Pime mons. Angelo Ramazzotti. L’inaugurazione avvenne poi l’anno successivo con padre Amelio Crotti come primo direttore. Nel settembre 2019 la sede è stata completamente rinnovata con l’apertura dei nuovi spazi nel seminterrato della Casa madre di via Monte Rosa 81.
Laboratorio di idee
Qui è nata “Mani Tese”, da qui già negli anni Sessanta è decollato in Italia il sostegno a distanza; dal Centro Pime di Milano è venuto un forte contributo al movimento per il commercio equo e solidale. Dal Centro di Milano partono ogni anno decine di ragazzi e ragazze alla volta di Giovani e Missione; molti altri partecipano agli incontri biblici e vocazionali…
Incontro con grandi testimoni
Nella sua storia il Centro missionario Pime si è distinto per numerose iniziative che hanno coinvolto a più livelli la cittadinanza: dalle campagne contro la fame che hanno mobilitato migliaia di persone, alle marce guidate da Madre Teresa di Calcutta, che il Pime di Milano ha fatto per primo conoscere in Italia, insieme ad altri grandi personaggi come Raoul Follereau, mons. Helder Camara e l’Abbé Pierre.
Dal 1850 a oggi ben 19 missionari del Pime partiti da qui hanno testimoniato il Vangelo fino al sacrificio della propria vita. E non è storia solo di un passato lontano: ancora nell’ottobre 2011, padre Fausto Tentorio è stato colpito a morte nelle Filippine a causa del suo impegno per i diritti delle popolazioni locali sull’isola di Mindanao.