Indigenius

Artisti dall'India tribale

Sede

Museo

Data / Ora

08.11.2023

18:30 -

A cura del Museo Popoli e Culture e della Biblioteca Pime
In collaborazione con ICOO
Ingresso libero. Prenotazione consigliata

Quando si parla di arte indiana, generalmente si fa riferimento a quella definita “classica” che riguarda principalmente sculture, miniature, palazzi, templi e le opere destinate a decorarli. Accanto a questa, esistono altre forme d’arte, come quella popolare e quella tribale, ancora vive e largamente diffuse in tutto il Paese.

Le pitture monocrome warli sono basate su motivi geometrici e figure di forma triangolare e si distinguono dalle pitture popolari policrome della tradizione indiana. La peculiarità dell’arte warli, che è una rappresentazione collettiva e quindi patrimonio comune, è quella di voler mostrare non le cose nel loro aspetto, ma ciò che esse esprimono.

L’interno del chavuk, il quadrato magico, si anima di paesaggi dove si intersecano e moltiplicano figure umane e animali in continuo movimento sincronico, sciamani e streghe, alberi fantastici circondati da elaborati motivi decorativi, fino a giungere al centro, dove si rivela la figura della Dea Madre che attribuisce alle donne warli poteri particolari, poiché sono loro a generare la vita.

In occasione dell’apertura della mostra “Indigenius – Artisti dell’India tribale”, Roberta Ceolin, studiosa e collezionista, presenta il suo libro “Il mondo segreto dei Warli” (Luni editrice) in dialogo con Cinzia Pieruccini, docente di Indologia e Storia dell’arte dell’India nell’Università degli Studi di Milano.

 

Il libro

Per le comunità warli dell’India occidentale, lo spazio è sconfinato come il grembo della Madre, capace di contenere tutte le realtà contraddittorie, dove il giorno e la notte, la fantasia e la realtà coesistono simultaneamente.

Scoperte dal mondo dell’arte solo negli anni Settanta del Novecento, le pitture monocrome warli sono basate su motivi geometrici e figure di forma triangolare e si distinguono dalle pitture popolari policrome della tradizione indiana. La pittura warli con la sua esuberanza e vitalità è un flusso ininterrotto, le cui origini sono rintracciabili nel tempo remoto della storia dell’Uomo: sono infatti singolari le continuità culturali e iconografiche con le pitture rupestri mesolitiche dell’India centrale; ma è al tempo stesso un’arte inesauribile e in grado di reinventarsi, proiettata nel futuro e fonte di ispirazione per l’arte contemporanea.