Un padre, un figlio, una stazione e Roberto Baggio.
“Come ci sono finito qui?”, si chiede sulla panchina di una stazione Roberto, un ragazzo di diciott’anni che di Baggio ha solo il nome. La risposta, tagliente quanto inequivocabile, è una sola: “Succede”.
80 centesimi è uno spettacolo che racconta di aspettative e sogni, di un pallone da inseguire sul campo e di un goal mancato. Di come la linea (gialla), tra fallimento e successo, sia sottile quanto letale. Una linea per raccontare di tutti quei ragazzi che ogni giorno ci viaggiano sopra, in bilico, incuranti del pericolo, per chiedere 80 centesimi per un biglietto nella stazione di Rogoredo.