Nedo Fiano, la Shoah e il dovere della memoria
La Giornata della Memoria ricorda anche l’apertura dei cancelli di Auschwitz, la Liberazione, il racconto dei Giusti che molte vite hanno salvato, la forza di chi è sopravvissuto e ha testimoniato
La Giornata della Memoria ricorda l’orrore dei campi di concentramento e di sterminio nazisti, la persecuzione e l’Olocausto di milioni di persone. Ricorda però anche l’apertura dei cancelli di Auschwitz, la Liberazione, il racconto dei Giusti che molte vite hanno salvato, la forza di chi è sopravvissuto alla fame, alla morte dei propri cari, all’orrore dei campi e nonostante la sofferenza e la disperazione provate, ha trovato la forza di testimoniare.
Oggi che i testimoni delle deportazioni e della Shoah ancora in vita sono pochi è ormai giunto il momento di passare il testimone alle nuove generazioni. In questa puntata del Tappeto Volante Andrea Zaniboni e Ilaria Mantegazza presentano tre strumenti concreti per “fare Memoria”:
1) Il libro “Il profumo di mio padre” (edizioni Piemme) scritto da Emanuele Fiano, figlio di Nedo, sopravvissuto ad Auschwitz dove ha perso tutta la sua famiglia.
2) Lo spettacolo “Nedo”, monologo di Teatro Civile scritto da Alessandra Dondi, Alice Ponti, Matilde Dalla Piazza e Antonio Roma il cui debutto in prima nazionale è previsto proprio al Teatro Pime di Milano, con il patrocinio della Fondazione Gariwo – la foresta dei Giusti, affinché la preziosa testimonianza di Nedo Fiano possa continuare ad essere raccontata senza lasciare spazio all’indifferenza.
3) Una videolezione per ragazzi sulla Giornata della Memoria preparata dall’Ufficio Educazione Mondialità del Pime, scaricabile liberamente: un video nel quale gli educatori suggeriscono spunti e riflessioni sul tema, proponendo dinamiche interattive da svolgere singolarmente e in gruppo.
Si tratta di piccoli passi, ma continuiamo a proporli convinti che una società senza memoria sia una società smarrita.