Buon compleanno, Amartya Sen!

Oggi il Premio Nobel per l'econimia compie 89 anni. Col suo lavoro ha messo al centro della scienza economica una visione complessiva del benessere delle persone

Oggi, 3 novembre è il compleanno di Amartya Sen, premio Nobel per l’Economia nel 1998.

Sarebbe però riduttivo definirlo solo un economista: per il Financial Times è un “intellettuale globale”.
Di Sen e del suo pensiero filosofico e accademico, oltre che economico, ci affascina il superamento di un’ottica utilitaristica e meramente quantitativa del benessere, a favore di una visione complessiva dell’individuo.

Il benessere, sostiene infatti Sen, non è legato soltanto al reddito individuale né si può misurare lo sviluppo esclusivamente in termini di PIL; gli stati e le istituzioni devono orientare le scelte legate allo sviluppo secondo criteri di giustizia, uguaglianza, libertà ed efficienza.

Sen ha cambiato le domande della scienza economica, inserendo, fra i temi di cui l’economia deve occuparsi, anche i diritti, la libertà e le capabilities (la reale capacità di fare ed essere).

L’attenzione, nel pensiero di Sen, va agli ultimi, ai poveri, agli emarginati e in generale al contrasto alle disuguaglianze: è convinto che per favorire lo sviluppo economico nulla sia più importante della cultura e della democrazia.

Spesso, ci dice Sen, anche in quei Paesi dove formalmente non viene impedito alle persone di esercitare i propri diritti, negli strati più fragili della popolazione, essi non vengono “garantiti” perchè non ci sono le reali condizioni per compiere delle scelte di promozione, benessere e sviluppo individuale, sociale e collettivo.

È fondamentale che gli Stati e le Istituzioni si impegnino per fornire a tutti i mezzi per poter attuare i proprio diritti, così come ogni singola persona si impegni per esserne custode.